L'industria italiana sui mercati globali: come ha influito il Covid?

Stiamo affrontando in questi giorni la temuta ma ampiamente annunciata seconda ondata di contagi da Covid 19. Mentre si cerca di fronteggiare l’emergenza e di contenere la diffusione del virus, si contano i danni che ha prodotto la prima ondata, improvvisa e devastante dal punto di vista sanitario ed economico. L’Italia, come moltissimi altri Paesi, si è dovuta praticamente fermare per mesi, con inevitabili conseguenze anche sul comparto produttivo. Ecco l’attuale situazione dell’industria italiana all’interno del quadro delle economie mondiali.

Covid, quanto ci costi?

Se a chiederlo fosse l’industria del bel Paese, la risposta sarebbe 50 miliardi di euro. Una cifra inimmaginabile, ma è quello che ha evidenziato uno studio di Mediobanca. “La pandemia da Coronavirus è costata 50 miliardi di ricavi e quasi 18 miliardi di utili alle società industriali e di servizi quotate sul Ftse Mib, il principale indice di Piazza Affari. Non solo: nei primi sei mesi dell'anno questi gruppi, che comprendono la maggior parte delle principali aziende italiane, ha perso 42 miliardi di valore di Borsa”, riporta Agi.

Le maggiori perdite sono quelle registrate da petrolifero e manifatturiero, conseguenze del lockdown che ha paralizzato trasporti e commercio al dettaglio. A reggere il colpo della prima ondata dell’epidemia sono stati invece energia ed utilities.

L’export: un’opportunità mancata

Con l’aggravarsi della pandemia si è reso sempre più evidente che il mercato della tecnologia medica avrebbe avuto un forte impulso. Così è stato, ma l’Italia non è riuscita a cogliere l’opportunità ed è rimasta in coda nella classifica dei maggiori esportatori di tecnologia. In un mercato globale che negli ultimi due anni ha raggiunto la cifra record di 512 miliardi di euro, il nostro Paese ha contribuito soltanto con il 3,7% dell’export.

Confindustria ha commentato il dato, evidenziando che la pandemia deve essere un campanello d’allarme per un reparto che potrebbe dare molto di più all’Italia. “Far tesoro delle difficoltà incontrate per evitare il ripetersi di frizioni commerciali in episodi simili che potrebbero verificarsi in futuro è sicuramente una delle lezioni fondamentali impartite da questa pandemia alla comunità internazionale.


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